lunedì 3 marzo 2025

Stazione Funivia della SEPSA

 




LA STAZIONE FUNIVIA

Una dimenticata fermata della Ferrovia Cumana

 

Nel 1937 le Ferrovia Cumana, per adeguarsi al progetto che vedrà sorgere la Mostra Triennale delle Terre Italiane d’Oltremare, è invitata a riprogettare l’intero tratto ferroviario tra l’uscita dalla collina di Posillipo e Bagnoli.

 Una prima ipotesi prevede l’abbandono del vecchio tracciato e la deviazione a monte lungo la via Miano – Agnano, con ricongiunzione alla vecchia linea poco prima di Bagnoli. Sarebbe questa la soluzione più economica in quanto permetterebbe di conservare l’esistente stazione di Fuorigrotta e sviluppare la nuova linea tutta all’aperto; ma essa allunga il tracciato, ne peggiora la planimetria e allontana la ferrovia dalla zona che maggiormente dovrebbe essere servita.

 Una seconda possibilità prevede anch’essa l’abbandono del vecchio tracciato, onde permetterne l’utilizzo da parte dell’edilizia residenziale e della nascente Mostra d’Oltremare, e un collegamento sotterraneo con la Direttissima Roma – Napoli all’altezza dell’attuale fermata Leopardi. I treni della Cumana dovrebbero percorrere un tratto della rete statale e poi ricongiungersi con la vecchia linea all’altezza della stazione di Agnano. Soluzione che sarà scartata per il suo alto costo, per la diversa tensione e per le difficoltà di esercizio e di abilitazioni richieste al personale viaggiante.

Una terza ipotesi, che sarà poi quella approvata, conserva presso a poco l’esistente tracciato abbassandolo però in sotterranea onde permettere la prevista espansione edilizia e sistemazione urbanistica. Questa soluzione, seppur costosa, presenta il vantaggio di eliminare tutti i passaggi a livello, di attraversare in pieno il nuovo Rione Flegreo, di fiancheggiare l’intera nascente Mostra continuando a servire le realtà industriali presenti in zona.

Allo scopo di raccogliere nelle migliori possibili condizioni la maggior parte del traffico viaggiatori sono costruite tre stazioni: Fuorigrotta, Mostra e Funivia. Le prime due riprogettate in sotterranea in sostituzione di altrettante già esistenti,  la terza completamente nuova.


 Subito dopo la stazione Mostra la linea continua in galleria per altri 80 metri e poi, iniziando a riprendere quota, prosegue in trincea all’aperto per ulteriori 160 metri, Dopo questo tratto, che forma ampia curva, si innesta su di un rettilineo a mezzo del quale si ricongiunge con la sede già esistente.

Su questo rettilineo è realizzata la fermata Funivia che si trova in prossimità della Stazione Inferiore dell’appena costruita Funivia Mostra – Posillipo.





Questa fermata permette agli utenti, seppure provenienti da zone lontane, d’usufruire del collegamento con Posillipo che è così raggiungibile rapidamente.

Viene così a formarsi quello che oggi definiamo uno snodo intermodale che permette l’intercambiabilità tra vari mezzi pubblici di trasporto.

In passato la Ferrovia Cumana è stata in questo veramente pioneristica; ricordiamo l’interscambio di Montesanto con la Funicolare per il Vomero, quello di Torregaveta con i vaporetti per le isole, quello di altre stazioni con tram e bus.

 


Inoltre la fermata Funivia permette ai viaggiatori d’entrare alla Mostra attraverso l’ingresso secondario posto sulla Domiziana; d’accedere al progettato vicino zoo e, a mezzo di una strada trasversale tra la nuova Autostrada Domiziana e la vecchia Via Regia, raggiungere il Rione Cavalleggeri in forte espansione.

 


Come visto la Ferrovia Cumana, dopo la stazione Mostra, prosegue in doppio binario sia nel breve tratto in galleria che nel successivo tratto in trincea, fin quasi alla Fermata Funivia. Ma questa tratta non è stata attrezzata con due binari in previsione di futuri raddoppi dell’intera linea, il binario in più permette una maggiore elasticità nella possibilità di ricovero di treni straordinari in modo da realizzare un rapido smaltimento dei passeggeri provenienti od affluenti alla Triennale d’Oltremare, ed in seguito allo Stadio di Calcio.


GIUSEPPE PELUSO - MARZO 2025


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