AVERNO – LUCRINO – ARCO FELICE
IL PROGETTO DI ANGELO CRIPPA PER LUCRINO
Il nuovo Lido di Napoli e la Città Giardino in stile
Liberty
Nel precedente trafiletto
abbiamo visto come nella seconda metà degli anni dieci, del novecento, il
triangolo Arco Felice – Lucrino – Averno sia miracolosamente scampato al
deturpante e invasivo progetto di Carlo Enrietti. Questo ingegnere intendeva
trasformare l’intera zona in porto commerciale, cantieri navali ed area
industriale facendo affidamento sulle sovvenzioni statali previste nel corso
della Grande Guerra.
Un decennio dopo, nella seconda metà degli anni
venti, lo stesso territorio è sottoposto ad un nuovo disegno che pur si presta
ad attacchi speculativi.
Questa volta è il Comune di Pozzuoli a
sollecitare un nuovo progetto inserito nel più vasto piano regolatore con cui
s’intende trasformare il volto della cittadina ancora racchiusa nei limiti
medioevali e vicereali.
L’incarico è affidato all’architetto Angelo
Crippa con il preciso compito di trasformare la plaga Averno – Lucrino – Arco
Felice in un immenso lido e città giardino dove poter trascorrere le vacanze
godendo delle bellezze naturali, delle acque termali e delle protette spiagge che
la natura ha donato.
Tutte le strutture sono pensate per essere
facilmente raggiungibili da Napoli e per questo motivo l’intero programma è
lanciato come:
“Il Lido di Napoli alla Spiaggia di Lucrino”
[1].
Anche in questo caso, prima di esporre il vero
e proprio progetto, sarà opportuno spendere due righe su Angelo Crippa.
Nato a Varallo Sesia nel 1882, e morto a Genova
nel 1970, è stato un architetto che ha sviluppato un suo particolare stile
ornamentale, seppure ispirato al Liberty. Dal 1910 al 1960 la sua produzione
spazia dai temi dell’architettura sacra e monumentale a quella edilizia
economico e residenziale.
Suoi sono innumerevoli interventi a Genova come
il palazzo dell’Arte, il teatro della Vittoria, i palazzi Bennè e Boerio, l’Albergo
Albano e l’Istituto Gaslini [2].
Progetta l’arredamento dei saloni di prima
classe dei transatlantici Giulio Cesare ed Augustus; il Palazzo della Sanità a
Verona; gli ospedali civili di Pescara, Riccione, Rimini e Borgosesia; il
Palazzo delle Assicurazioni a Biella; Villa Podrecca a Roma; Palazzo Maggioli
ad Alessandria; Villa la Rocca a Novara.
Tra i progetti non realizzati ricordiamo la
sistemazione del centro di Milano e il piano regolatore di Pozzuoli richiesto
dai nostri amministratori.
In questa occasione entra a far parte della
giuria istituita per scegliere il vincitore tra i bozzetti presentati al
concorso del “Monumento ai Caduti”, poi costruito presso Porta Napoli.
Terminata la Grande Guerra lungo la bella spiaggia tra Arco Felice e Lucrino, favoriti anche dalla vicinissima Ferrovia Cumana, sorgono numerosi stabilimenti balneari tra cui ricordiamo, con il vecchio termine di “Bagno”, l’Ideale [3],
il Lucrino di Luigi Punzo [4];
poi con il più moderno termine di Lido, che
negli anni trenta diventa una simbolica parola internazionale, il Sibilla [5 - Cartolina Collezione D.T. Alessi],
il Virgilio [6],
il Vittoria [7].
Il progetto di Crippa, per la sistemazione del
“Lido di Napoli” nella zona del Lucrino, si ispira allo stile classico dei
parchi e dei giardini che adornavano le antiche ville romane un tempo numerose
tra Baia e Pozzuoli.
Esso, seppure tenda a un congruo sfruttamento
della spiaggia, di già nel titolo prevede la conservazione integrale del lago e
nessuna modifica alla esistente Ferrovia Cumana.
La curva dell’alta collina a pareti quasi
perpendicolari che delimita il lago verso ponente, il dolce pendio del Monte
Nuovo a levante, l’incrocio delle strade per l’Averno con quella per Baia, la
linea della costa, dettano le prospettive onde ottenere armonia intorno alle
meravigliose bellezze di cui la natura fu prodiga con questa terra [8].
Mantenendo fermo il criterio di disimpegnare la spiaggia dalla ferrovia e dalla provinciale per Baia, il progettista ha ideato, a fianco ad esse, una ampia strada sopraelevata in modo da creare un largo passeggio che offre un magnifico belvedere centrale che poi, come una rotonda, si inoltre nel mare ben oltre la linea del bagnasciuga. Questa andrà a spezzare la monotonia orizzontale dell’esistente provinciale che nel punto più bello, essendo più bassa della Cumana, è esclusa dalla veduta del mare [9].
Su questa stessa strada, nei pressi di Arco
Felice, è innestata una strada turistica che salendo dolcemente verso il
costone della Starza proseguirà sul tracciato di via Luciano per raggiungere Pozzuoli.
Questa nuova strada, prevista larga 18 metri e
con una banchina di 4 metri per pedoni verso la veduta del golfo, offre un
susseguirsi di panorami di incantevole bellezza e al centro serve come
autostrada per servizi pubblici atti a collegare le spiagge di Lucrino con la
stazione Direttissima di Pozzuoli.
Da rilevare che questo tratto sarà poi
effettivamente realizzato, partendo dall’allora trivio di Arco Felice; non si
innesterà su via Luciano, come previsto, ma sulla statale Domiziana appena
costruita [10].
La provinciale via Miliscola, iniziando da Arco
Felice [attuale quadrivio], nel progetto è previsto che sia allargata a 20
metri ed alberata; formando così un degno ingresso alla nuova cittadina
balneare di Lucrino.
La prima zona della spiaggia verso Arco Felice
[quella che poi ospiterà i Lido Augusto e Lido Montenuovo] è prevista che sia adibita
a stabilimenti balneari intensivi economici, con cabine a più piani
sopraelevati dalla spiaggia [11].
Un molo, che fornisce riparo ad un comodo
approdo, divide questa parte dalla zona più bella della spiaggia [12]
Quest’ultima è riservata a stabilimenti
balneari di maggiore signorilità con vasti saloni per ritrovi, caffè,
ristoranti, esposizioni, ecc., con cabine isolate e spazi liberi [13].
Sulla strada per l’Averno, in prossimità della
esistente stazione della Cumana e quindi centrale a tutto lo sviluppo edilizio
della nuova cittadina, c’è un grande garage e un mercato coperto; con spacci e
chioschi per vendita continua, ufficio postale e telegrafo, gabinetti di
decenza [14].
Un viale di passeggio contorna il lago Lucrino
con retrostanti giardini pubblici e parchi con fontane, sedili, ecc.; la flora
decorativa, che serve pure a dare ombra, è del tipo di rapido sviluppo ma
gradualmente lascerà posto a quella classica dei pini [15].
Altri parchi giardini con grandiosi alberghi
formano un secondo scenario al lago e si spingono alle falde del monte Nuovo; nel
centro del grande parco-pineta c’è una grandiosa piazza con un vasto edificio
per cinematografo, saloni di ritrovo, con antistanti fontane decorative.
Sulle prime falde del monte Nuovo, al principio
della via per l’Averno, con grandiosa rampa di accesso e traendo profitto della
acclività del terreno, è stato ideato un teatro, rievocante la romanità, per
gli spettacoli all’aperto [16].
Nell’angolo più tranquillo e appartato del lago,
e non lontano dalla esistente cappella dedicata a San Filippo Neri, è situata l’imponente
nuova chiesa [17].
Uno stabilimento termale, ubicato ai piedi
della collina di Tritoli dove sono le “Stufe di Nerone”, sfrutta le antiche sorgenti
di acque speciali che sgorgano a ponente del lago [18].
Un grandioso albergo prossimo alla stazione
della Cumana, al porticciolo e alla spiaggia ha diretto accesso, a mezzo di una
passarella, ad uno stabilimento balneare riservato al medesimo. All’albergo, il
cui disegno è poi ripreso per il “Padiglione di Medicina e Clinica Pediatrica”
dell’Istituto Giannina Gaslini alla fine degli anni trenta, è assegnato il nome
“Sibilla”. E’ previsto che sorga dove oggi esiste l’omonimo albergo nell’attuale
cosiddetta rotonda Cavani [19].
Nella zona più prossima agli alberghi e alla
marina ci sono case con appartamenti e negozi mentre alle falde del monte Nuovo
e nelle adiacenze si svolge lo sviluppo edilizio per ville e villini. Nel progetto
sono tracciate solo le prime strade che potranno essere continuate tanto sul
monte Nuovo quanto verso la meravigliosa conca dell’Averno [20].
Questa nuova città giardino la si raggiunge con
un intensificato servizio della elettrificata ferrovia Cumana, con
l’istituzione di signorili servizi automobilistici di raccordo con la statale
ferrovia Direttissima, con un tram elettrico della linea Napoli-Pozzuoli
prolungata a Lucrino, e di un sevizio marittimo di vaporetti con i porti di
Napoli, Pozzuoli ed eventualmente le isole.
Tutte queste possibilità danno al Lido ed alla
nuova cittadina le più rapide, migliori e continuate comunicazioni [21].
Nel bene, o nel male, anche questo progetto non
è attuato; il Comune di Pozzuoli non ha la forza di concretizzarlo e ben pochi
al Sud hanno il coraggio d’investire come fatto in contemporanea a Viareggio,
Rimini, Riccione, ecc.
De Crippa resta solo qualche spunto progettuale
come l’idea della città giardino ripresa nella costruzione di complessi privati
quali il lido Giardino, il parco Caruso, il Parco Raja, ecc. [22].
E’ comunque istituito un servizio di motobarche
passeggeri che nel periodo estivo collegano questa spiagge con Napoli [23];
la ferrovia Cumana a mezzo di due speciali
convogli, ridipinti completamente di bianco, per i soli bagnanti espleta corse
riservate che effettuano fermate supplementari presso le varie sale dei Lidi [24].
Nel contempo si intensifica la costruzione di opere previste per una clientela eletta; come il “Campo Golf Lucrino” [25 - Foto Collezione D.T. Alessi],
il fastoso “Albergo dei Cesari” [26 - Cartolina Collezione D.T. Alessi],
e la riservata passeggiata del lago [27].
Questo progetto lasci però una grande eredità,
la consapevolezza, da parte dei proprietari dei numerosi stabilimenti balneari,
che il Territorio in cui operano ha grandi potenzialità ed è possibile
accogliere una numerosa ed affezionata Clientela di elevato livello. Ma questo
si realizzerà se sarà possibile offrire un servizio migliore in grado di
trattenerli nello stabilimento l’intera giornata con comodità e con l’offerta
di servizi diversificai.
E’ così che, sotto la guida illuminata del
poliedrico Gigi Punto proprietario del “Bagno Lucrino”, si riuniscono in cooperativa
formando una grande nuova società per la gestione del grandioso stabilimento
che, giustamente, riprende il nome di “Lido di Napoli” [28].
Sarà un grandioso successo, che ancora continua
nei ricordi di milioni di bagnanti, e non mancherà occasione per raccontare la
sua Storia e tutte le Emozioni che ha donato.
P.S.
Nelle immagini colorate del progetto, a suo tempo postate su Facebook dall'amico Alfonso Guglielmotti, al centro del Lago Lucrino si nota un grande Padiglione che l'architetto Crippa non ha descritto e non ha riportato negli altri suoi disegni prospettici e planimetrici.
CREDITI
Aveta A. - Temporalità dei paesaggi tra memoria e immagine
Crippa A. – Progetto del Nuovo Lido di Napoli
Avanzino A. – Giuseppe Crosa di Vergagna
AA.VV. – Angelo Crippa - Wikipedia
GIUSEPPE
PELUSO – APRILE 2021