lunedì 19 aprile 2021

Lido di Napoli e spiaggia di Lucrino

 



AVERNO – LUCRINO – ARCO FELICE

IL PROGETTO DI ANGELO CRIPPA PER LUCRINO

Il nuovo Lido di Napoli e la Città Giardino in stile Liberty

 

Nel precedente trafiletto abbiamo visto come nella seconda metà degli anni dieci, del novecento, il triangolo Arco Felice – Lucrino – Averno sia miracolosamente scampato al deturpante e invasivo progetto di Carlo Enrietti. Questo ingegnere intendeva trasformare l’intera zona in porto commerciale, cantieri navali ed area industriale facendo affidamento sulle sovvenzioni statali previste nel corso della Grande Guerra.

Un decennio dopo, nella seconda metà degli anni venti, lo stesso territorio è sottoposto ad un nuovo disegno che pur si presta ad attacchi speculativi.

Questa volta è il Comune di Pozzuoli a sollecitare un nuovo progetto inserito nel più vasto piano regolatore con cui s’intende trasformare il volto della cittadina ancora racchiusa nei limiti medioevali e vicereali.

L’incarico è affidato all’architetto Angelo Crippa con il preciso compito di trasformare la plaga Averno – Lucrino – Arco Felice in un immenso lido e città giardino dove poter trascorrere le vacanze godendo delle bellezze naturali, delle acque termali e delle protette spiagge che la natura ha donato.

Tutte le strutture sono pensate per essere facilmente raggiungibili da Napoli e per questo motivo l’intero programma è lanciato come:

“Il Lido di Napoli alla Spiaggia di Lucrino” [1].

 


Anche in questo caso, prima di esporre il vero e proprio progetto, sarà opportuno spendere due righe su Angelo Crippa.

Nato a Varallo Sesia nel 1882, e morto a Genova nel 1970, è stato un architetto che ha sviluppato un suo particolare stile ornamentale, seppure ispirato al Liberty. Dal 1910 al 1960 la sua produzione spazia dai temi dell’architettura sacra e monumentale a quella edilizia economico e residenziale.

Suoi sono innumerevoli interventi a Genova come il palazzo dell’Arte, il teatro della Vittoria, i palazzi Bennè e Boerio, l’Albergo Albano e l’Istituto Gaslini [2].

 


Progetta l’arredamento dei saloni di prima classe dei transatlantici Giulio Cesare ed Augustus; il Palazzo della Sanità a Verona; gli ospedali civili di Pescara, Riccione, Rimini e Borgosesia; il Palazzo delle Assicurazioni a Biella; Villa Podrecca a Roma; Palazzo Maggioli ad Alessandria; Villa la Rocca a Novara.

Tra i progetti non realizzati ricordiamo la sistemazione del centro di Milano e il piano regolatore di Pozzuoli richiesto dai nostri amministratori.

In questa occasione entra a far parte della giuria istituita per scegliere il vincitore tra i bozzetti presentati al concorso del “Monumento ai Caduti”, poi costruito presso Porta Napoli.

Terminata la Grande Guerra lungo la bella spiaggia tra Arco Felice e Lucrino, favoriti anche dalla vicinissima Ferrovia Cumana, sorgono numerosi stabilimenti balneari tra cui ricordiamo, con il vecchio termine di “Bagno”, l’Ideale [3],



il Lucrino di Luigi Punzo [4];



poi con il più moderno termine di Lido, che negli anni trenta diventa una simbolica parola internazionale, il Sibilla [5 - Cartolina Collezione D.T. Alessi],



il Virgilio [6],



il Vittoria [7].

 


Il progetto di Crippa, per la sistemazione del “Lido di Napoli” nella zona del Lucrino, si ispira allo stile classico dei parchi e dei giardini che adornavano le antiche ville romane un tempo numerose tra Baia e Pozzuoli.

Esso, seppure tenda a un congruo sfruttamento della spiaggia, di già nel titolo prevede la conservazione integrale del lago e nessuna modifica alla esistente Ferrovia Cumana.

La curva dell’alta collina a pareti quasi perpendicolari che delimita il lago verso ponente, il dolce pendio del Monte Nuovo a levante, l’incrocio delle strade per l’Averno con quella per Baia, la linea della costa, dettano le prospettive onde ottenere armonia intorno alle meravigliose bellezze di cui la natura fu prodiga con questa terra [8].



Mantenendo fermo il criterio di disimpegnare la spiaggia dalla ferrovia e dalla provinciale per Baia, il progettista ha ideato, a fianco ad esse, una ampia strada sopraelevata in modo da creare un largo passeggio che offre un magnifico belvedere centrale che poi, come una rotonda, si inoltre nel mare ben oltre la linea del bagnasciuga. Questa andrà a spezzare la monotonia orizzontale dell’esistente provinciale che nel punto più bello, essendo più bassa della Cumana, è esclusa dalla veduta del mare [9].

 


Su questa stessa strada, nei pressi di Arco Felice, è innestata una strada turistica che salendo dolcemente verso il costone della Starza proseguirà sul tracciato di via Luciano per raggiungere Pozzuoli.

Questa nuova strada, prevista larga 18 metri e con una banchina di 4 metri per pedoni verso la veduta del golfo, offre un susseguirsi di panorami di incantevole bellezza e al centro serve come autostrada per servizi pubblici atti a collegare le spiagge di Lucrino con la stazione Direttissima di Pozzuoli.

Da rilevare che questo tratto sarà poi effettivamente realizzato, partendo dall’allora trivio di Arco Felice; non si innesterà su via Luciano, come previsto, ma sulla statale Domiziana appena costruita [10].

 


La provinciale via Miliscola, iniziando da Arco Felice [attuale quadrivio], nel progetto è previsto che sia allargata a 20 metri ed alberata; formando così un degno ingresso alla nuova cittadina balneare di Lucrino.

La prima zona della spiaggia verso Arco Felice [quella che poi ospiterà i Lido Augusto e Lido Montenuovo] è prevista che sia adibita a stabilimenti balneari intensivi economici, con cabine a più piani sopraelevati dalla spiaggia [11].

 


Un molo, che fornisce riparo ad un comodo approdo, divide questa parte dalla zona più bella della spiaggia [12]

 


Quest’ultima è riservata a stabilimenti balneari di maggiore signorilità con vasti saloni per ritrovi, caffè, ristoranti, esposizioni, ecc., con cabine isolate e spazi liberi [13].

 


Sulla strada per l’Averno, in prossimità della esistente stazione della Cumana e quindi centrale a tutto lo sviluppo edilizio della nuova cittadina, c’è un grande garage e un mercato coperto; con spacci e chioschi per vendita continua, ufficio postale e telegrafo, gabinetti di decenza [14].

 


Un viale di passeggio contorna il lago Lucrino con retrostanti giardini pubblici e parchi con fontane, sedili, ecc.; la flora decorativa, che serve pure a dare ombra, è del tipo di rapido sviluppo ma gradualmente lascerà posto a quella classica dei pini [15].

 


Altri parchi giardini con grandiosi alberghi formano un secondo scenario al lago e si spingono alle falde del monte Nuovo; nel centro del grande parco-pineta c’è una grandiosa piazza con un vasto edificio per cinematografo, saloni di ritrovo, con antistanti fontane decorative.

Sulle prime falde del monte Nuovo, al principio della via per l’Averno, con grandiosa rampa di accesso e traendo profitto della acclività del terreno, è stato ideato un teatro, rievocante la romanità, per gli spettacoli all’aperto [16].

 


Nell’angolo più tranquillo e appartato del lago, e non lontano dalla esistente cappella dedicata a San Filippo Neri, è situata l’imponente nuova chiesa [17].

 


Uno stabilimento termale, ubicato ai piedi della collina di Tritoli dove sono le “Stufe di Nerone”, sfrutta le antiche sorgenti di acque speciali che sgorgano a ponente del lago [18].

 


Un grandioso albergo prossimo alla stazione della Cumana, al porticciolo e alla spiaggia ha diretto accesso, a mezzo di una passarella, ad uno stabilimento balneare riservato al medesimo. All’albergo, il cui disegno è poi ripreso per il “Padiglione di Medicina e Clinica Pediatrica” dell’Istituto Giannina Gaslini alla fine degli anni trenta, è assegnato il nome “Sibilla”. E’ previsto che sorga dove oggi esiste l’omonimo albergo nell’attuale cosiddetta rotonda Cavani [19].

 


Nella zona più prossima agli alberghi e alla marina ci sono case con appartamenti e negozi mentre alle falde del monte Nuovo e nelle adiacenze si svolge lo sviluppo edilizio per ville e villini. Nel progetto sono tracciate solo le prime strade che potranno essere continuate tanto sul monte Nuovo quanto verso la meravigliosa conca dell’Averno [20].

 


Questa nuova città giardino la si raggiunge con un intensificato servizio della elettrificata ferrovia Cumana, con l’istituzione di signorili servizi automobilistici di raccordo con la statale ferrovia Direttissima, con un tram elettrico della linea Napoli-Pozzuoli prolungata a Lucrino, e di un sevizio marittimo di vaporetti con i porti di Napoli, Pozzuoli ed eventualmente le isole.

Tutte queste possibilità danno al Lido ed alla nuova cittadina le più rapide, migliori e continuate comunicazioni [21].

 


Nel bene, o nel male, anche questo progetto non è attuato; il Comune di Pozzuoli non ha la forza di concretizzarlo e ben pochi al Sud hanno il coraggio d’investire come fatto in contemporanea a Viareggio, Rimini, Riccione, ecc.

De Crippa resta solo qualche spunto progettuale come l’idea della città giardino ripresa nella costruzione di complessi privati quali il lido Giardino, il parco Caruso, il Parco Raja, ecc. [22].

 


E’ comunque istituito un servizio di motobarche passeggeri che nel periodo estivo collegano questa spiagge con Napoli [23];

 


la ferrovia Cumana a mezzo di due speciali convogli, ridipinti completamente di bianco, per i soli bagnanti espleta corse riservate che effettuano fermate supplementari presso le varie sale dei Lidi [24].

 


Nel contempo si intensifica la costruzione di opere previste per una clientela eletta; come il “Campo Golf Lucrino” [25 - Foto Collezione D.T. Alessi],



il fastoso “Albergo dei Cesari” [26 - Cartolina Collezione D.T. Alessi],

 


e la riservata passeggiata del lago [27].

 


Questo progetto lasci però una grande eredità, la consapevolezza, da parte dei proprietari dei numerosi stabilimenti balneari, che il Territorio in cui operano ha grandi potenzialità ed è possibile accogliere una numerosa ed affezionata Clientela di elevato livello. Ma questo si realizzerà se sarà possibile offrire un servizio migliore in grado di trattenerli nello stabilimento l’intera giornata con comodità e con l’offerta di servizi diversificai.

E’ così che, sotto la guida illuminata del poliedrico Gigi Punto proprietario del “Bagno Lucrino”, si riuniscono in cooperativa formando una grande nuova società per la gestione del grandioso stabilimento che, giustamente, riprende il nome di “Lido di Napoli” [28].

 


Sarà un grandioso successo, che ancora continua nei ricordi di milioni di bagnanti, e non mancherà occasione per raccontare la sua Storia e tutte le Emozioni che ha donato.

 

 P.S.

Nelle immagini colorate del progetto, a suo tempo postate su Facebook dall'amico Alfonso Guglielmotti, al centro del Lago Lucrino si nota un grande Padiglione che l'architetto Crippa non ha descritto e non ha riportato negli altri suoi disegni prospettici e planimetrici.


CREDITI

Aveta A. - Temporalità dei paesaggi tra memoria e immagine

Crippa A. – Progetto del Nuovo Lido di Napoli

Avanzino A. – Giuseppe Crosa di Vergagna

AA.VV. – Angelo Crippa - Wikipedia

 

 

GIUSEPPE PELUSO – APRILE 2021


Nessun commento:

Posta un commento