Copertina della Domenica del Corriere
Insenatura di Baia
Incontro tra i reali d’Italia e d’Inghilterra
Qualche anno fa
l’amico Lorenzo Tonioli mi fa invio, da Bologna, della riproduzione della
Domenica del Corriere del 9 maggio 1909. In copertina l’indimenticabile Achille
Beltrame aveva disegnato l’incontro, nelle acque di Baia, fra i reali d’Italia
e quelli d’Inghilterra.
M’ero ripromesso, e
poi dimenticato, di scrivere qualche cosa su questo “meeting”; poi di recente
un altro amico, Antonio Nestore Sabatano, con richieste e documenti ha
nuovamente stuzzicato l’idea di approfondire questo argomento. Pertanto entro subito
nel vivo della cronaca.
I reali italiani sono
Vittorio Emanuele III, succeduto al Padre Umberto I assassinato a Monza nel
1900, e la consorte Elena di Montenegro; di entrambi sappiamo già tanto, forse
troppo.
I reali inglesi sono
Edoardo VII e la moglie Alessandra di Danimarca.
Edoardo nasce nel
1841 dalla regina Vittoria e dal principe consorte Alberto e, dato il lungo
regno della madre morta nel 1901, diventa re del Regno Unito e imperatore
d’India quando ha di già 60 anni. Molti sono gli aneddoti che si raccontano
sulla sua lunga ed allegra esistenza quale principe di Galles e sulle sue
innumerevoli amanti; dalle principesse alle “sciantose” i suoi gusti sono
democratici. Ma ha anche grandi capacità diplomatiche e contribuisce al
mantenimento di quel lungo periodo di pace, a noi noto come “Bella Epoque”, evitando
conflitti diretti tra grandi nazioni.
Principe di Galles Giorgio, i due figli Giorgio ed Edoardo, il padre Edoardo VII
La consorte
Alessandra nasce a Copenaghen nel 1844 ed è figlia del principe Cristiano che
nel 1863 diventa re di Danimarca. Sebbene Alessandra abbia sangue reale nelle vene
la sua famiglia vive una vita relativamente normale; non possiedono grandi
ricchezze, la rendita di suo padre deriva solo da un incarico militare.
Talvolta lo scrittore Hans Christian Andersen
è invitato a raccontare storie ai numerosi bambini della famiglia, prima che
vadano a dormire.
La regina Vittoria e suo marito sono
preoccupati nel trovare una sposa al figlio ed erede Edoardo ed alla fine, dopo
aver respinto molte possibilità, scelgono la principessa Alessandra di
Danimarca ritenuta “l'unica scelta possibile per il loro figlio”.
Edoardo ama viaggiare
e usa assiduamente i vari panfili che la marina inglese mette a disposizione
dei reali e naturalmente innumerevoli sono le crociere effettuate nel
Mediterraneo.
Nel 1903 è a Napoli
con il “HMY
Victoria and Albert III”, uno yacht reale entrato in servizio nel 1901.
Questo è il terzo yacht ad essere nominato “Victoria and Albert”, nomi dei sovrani, e la
regina Victoria ha dovuto per anni fare forti pressioni
in Parlamento per ottenere uno yacht più moderno, poiché il precedente “HMY
Victoria and Albert II” è stato varato nel 1855. Victoria fa presente che sia lo zar russo
che il kaiser
tedesco hanno yacht
reali più grandi e più moderni della Gran Bretagna, prima marina
mondiale. Questo nuovo panfilo servirà quattro sovrani, e sarà dismesso
come yacht reale nel
1939; utilizzato quale mercantile nella seconda guerra mondiale sarà poi smantellato nel 1954 quando entra in
servizio il “Britannia”.
Giunto a Napoli Edoardo
con il treno raggiunge Roma ed incontra per la prima volta Vittorio Emanuele III
da poco salito al trono.
Nel 1907 è ancora nel
Mediterraneo e l’equipaggio dello “HMY Victoria and Albert III” è ricordato per i numerosi incontri di football
sostenuti con varie squadre italiane. Re Edoardo è riconosciuto come vero
entusiasta di questo sport che sempre più appassiona anche gli italiani.
Ora nell’aprile del
1909 è di nuovo in Mediterraneo e con il panfilo arriva nel nostro golfo dove in
prossimità del porto di Baia è previsto l’incontro con i reali italiani. Non è
una visita ufficiale di stato e neppure un incontro solenne con i reali
italiani, pertanto si decide di non scendere in terraferma e di dar corso ad un
banchetto informale su una nave italiana da guerra. Edoardo trasborda su di una
motolancia inglese e con questa accosta alla corazzata “Re Umberto” sulla quale
l’attendono Vittorio Emanuele ed Elena, oltre a numerose dame, ufficiali,
dignitari e seguito. Anche a motivo del previsto trasbordo a mezzo di piccole
imbarcazioni è scelta la rada di Baia che offre garanzie di riparo dai venti
che potrebbero soffiare.
La corazzata “Re
Umberto” è in servizio dal 1893 e come le sue gemelle “Sardegna” e “Sicilia” è
armata con cannoni costruiti dalla Armstrong di Pozzuoli.
Nonostante siano
state realizzate altre corazzate più moderne la “Re Umberto” è ancora una della
più grandi e per questo copre il ruolo di nave ammiraglia.
Dal bel disegno di Achille Beltrame notiamo
re Edoardo che sale le scale del barcarizzo dopo aver salutato re Vittorio
Emanuele che è sceso in fondo allo stesso per porgere da quella posizione un
caloroso benvenuto agli ospiti.
Vittorio Emanuele sta ora ossequiando la
regina Alessandra ed entrambi sono attorniati da ufficiali italiani ed inglesi.
Ma più su, su in coperta, la regina Elena sta salutando un'altra reale ospite;
trattasi di Maria Feodorovna, sorella di Alessandra.
La zarina Feodorovna e la regina Alessandra, due sorelle
Maria Feodorvna nasce nel 1847 come principessa
Dagmar, di Danimarca, e da ragazza divide la modesta camera con la sorella
Alessandra. Sposa lo zar di Russia Alessandro III e, convertendosi alla
religione ortodossa, assume il nuovo nome secondo la tradizione dei Romanov. Tra
l’altro da zarina darà alla luce Nicola II ultimo zar di tutte le Russie. Notevole
la somiglianza del figlio, lo zar Nicola, con il cugino, figlio della sorella
Alessandra, che sarà re Giorgio V.
Nicola II di Russia e suo cugino Giorgio d'Inghilterra
Nel 1894 sua marito imperatore Alessandro III muore prematuramente e rimasta vedova a soli quarantasette anni, perfettamente ben portati, non vuole rassegnarsi ad una reclusione vedovile. Amante del mondo, delle cerimonie ufficiali, dei ricevimenti, molto amata e popolare, ella svolge il suo nuovo ruolo di Imperatrice Madre. Nei primi anni di regno di suo figlio, Maria Feodorovna cerca di continuare ad esercitare la propria influenza sul nuovo e giovane Zar Nicola II, uomo dal cuore tenero, che ricorre ai consigli materni prima di prendere importanti decisioni.
Poi, con il trascorrere degli anni, la sua
influenza nei confronti del figlio si affievolisce fino a svanire. Ciò
nondimeno dalla sua fitta corrispondenza con lo zar Nicola II traspare la sua azione
tesa a mettere in guardia il figlio sui pericoli che incombono su di lui, sulla
Russia e sulla dinastia dei Romanov.
Sarà proprio da questa corrispondenza che si
trae una delle poche testimonianze scritte dell’incontro nelle acque baiane.
Così apprendiamo che nella primavera del 1909
Maria Feodorovna effettua un viaggio in Italia, a bordo dello yacht reale
britannico “Victoria and Albert III”, in compagnia di Re Edoardo VII e della Regina
Alessandra, sua sorella. La zarina madre nelle sue missive a Nicola II racconta
ogni peculiarità della crociera e dei luoghi visitati. Proprio in una lettera,
scritta da Napoli il 29 aprile 1909, al figlio rammenta i particolari
dell’incontro che hanno avuto a Baia i Reali inglesi ed i Reali italiani.
Ella definisce i luoghi incantevoli, i sovrani
italiani “amabilissimi” e la regina Elena: “come sempre, dolce, semplice e
naturale”.
Giuseppe
Peluso
Nessun commento:
Posta un commento