mercoledì 20 novembre 2024

La Piscina sulla Caracciolo Puteolana

 



La Rari Nantes Puteoli e la piscina sulla “Caracciolo”

 

Solo pochi anziani possono ricordare una lignea e imponente struttura marina che ogni estate, nel corso degli anni cinquanta, prende forma nello specchio d’acqua antistante il Serapeo [1].


 

 All’approssimarsi dell’autunno è smontata per essere poi ricostruita agli inizi della bella stagione.

Essa, pur ricordando i maestosi lidi su palafitte tipici della Belle Epoque, non è uno stabilimento balneare ma un campo di gara.

Una piscina naturale, realizzata direttamente in mare, delimitata su tre lati da pali in parte conficcati nel fondo sabbioso e in parte tra loro intrecciati in modo da essere in grado di sostenere passerelle e gradinate.

Dal largo marciapiede dello spettacolare lungomare di via Roma (la Caracciolo puteolana) si diramano in parallelo due passerelle su palafitte lunghe circa cinquanta metri e tra loro distanti la metà [2].


 

Dopo una quindicina di metri dalla riva le due passerelle sono congiunte a mezzo di una larga pedana su cui è realizzata una capiente gradinata con più ordini di posti a sedere [3].


 

In fondo, verso il mare aperto, la congiunzione tra le due passerelle è costituita solo da una cima munita, di tanto in tanto, di sugheri colorati con funzioni di galleggianti.

Tra questa cima e la pedana principale, dove sono i blocchi di partenza, corrono delle corde galleggianti che servono a delimitare le corsie di gara.

In pratica lo specchio d’acqua racchiuso tra passerelle, pedana e cime viene a costituire una piscina di venticinque metri adatta a competizioni di nuoto ed a partite di pallanuoto [4].


 

Gli spettatori assistono stando seduti sulla gradinata, che ha anche la funzione di non permettere la vista del campo ai non paganti che sostano sul largo e vicino lungomare.

Giocatori e staff delle squadre occupano le passerelle laterali all’inizio delle quali sono stati ricavati, rispettivamente, due camerini del tutto identici alle contemporanee cabine balneari [5].


 

Come scrive lo storico ed amico Gennaro Gaudino, nel suo volume “Lo Sport a Pozzuoli – Storia e Leggenda”, e come riporta un articolo scritto il 9 giugno 1957 da Salvatore Ponzo, sul quindicinale puteolano “Sabato Sport” gentilmente offertomi da Milena Rinaldi, nel 1954 rinasce a Pozzuoli la “Rari Nantes Puteoli”. Già prima della guerra è esistita a Pozzuoli una polisportiva di nuoto con lo stesso nome e tutti la ricordano perché gettava “terrore” sugli avversari, dovunque si presentasse con la sua squadra.

La nuova Rari Nantes (dal latino “nuotatori rari” – eccelsi) è fondata dal dottor Giovanni De Silva in quel momento Commissario Prefettizio al Comune di Pozzuoli e notissimo negli ambienti marinari perché provetto nuotatore.

De Silva è coadiuvato dai fratelli Mario e Giuseppe Moretti, che attirano la gaia e baldanzosa gioventù di Pozzuoli, nonché dal professore Guillaro.

La sede della società è posta nel centro storico cittadino, ad angolo tra corso Vittorio Emanuele e piazza delle Repubblica (di fronte la Cassa Armonica); qui, ben presto, si raccolgono appassionati vecchi e nuovi di questo sport [6].

 


Nel contempo il dott. De Silva fa costruire anche la piscina all’aperto, che sorge sul Lungomare di via Roma, in modo che la squadra cittadina possa allenarsi e disputare i tornei cui si è iscritta.

La struttura è inaugurata con una riunione, oggi diremmo un meeting, che vede impegnati i migliori atleti del nuoto italiano.

Tra questi Alfonso (Fofò) Buonocore e Carlo Pedersoli, amici e rivali, entrambi campioni di nuoto e pallanuoto.

I fratelli napoletani, seppure di padre tedesco e madre rumena, Federico (detto Fritz) e Costantino (detto Bubi) Dennerlein, anch’essi campioni sia di nuoto che di pallanuoto.

Il romano Lucio Ceccarini e il fiorentino Carlo Peretti, entrambi pallanuotisti di squadre romane e della nazionale, il settebello bronzo alle Olimpiade di Helsinki.

Il nuotatore Silvio Mangano, che ottantenne risulterà ancora vincitore senior in varie discipline, e sarà padre, nonno e bisnonno di grandi campioni sia di nuoto che di pallanuoto [7].



Carlo Pedersoli, una volta lasciato il nuoto, farà l’attore e sarà meglio conosciuto col nome d’arte di Bud Spencer.

Fritz Dennerlein sarà mio maestro di nuoto quando la Scuola Media “Leopardi” di Bagnoli nel 1961, unificando le due ore settimanali di Educazione Fisica, partecipa allo sperimentale corso di nuoto scaturito dalla collaborazione tra Provveditorato agli Studi di Napoli, C.O.N.I. e Federazione Italiana Nuoto (FIN).

Questi campioni, alla presenza di Eugenio “Gegè” De Luca (presidente regionale “FIN” e proprietario della Solfatara), riescono ad infondere, negli atleti locali, tanto vigore ed amore per il nuoto che la “Rari Nantes Puteoli” diventa ben presto importante punto di riferimento degli sport acquatici e della vita sociale e mondana di Pozzuoli.

 

Fiore all’occhiello del circolo resta la sua squadra di pallanuoto che nel campionato di serie “C” del 1954/1955 si classifica al quinto posto e nel 1955/1956 al quarto posto su oltre centocinquanta società di tutta Italia.

La squadra, tra il 1954 e 1957, è formata da La Mura, Salvatore Lucignano, Mario Moretti, Bruno Curcio, Paolo Iodice (che ceduto alla Canottieri Napoli giocherà in serie “A”), Nino Elia, Nino Tommasone, Renato Di Giulio, Mario D’Oriano, Gino Colamonico, Franco Solindo, Eduardo Napoletano, Marco D’Ancicco, Antonio Altieri.

Il dott. Da Silva, che nel frattempo ha lasciato l’incarico di Commissario Prefettizio, resta a Pozzuoli come presidente della Società.

Ad allenare la squadra è chiamato Enzo Fusco, il “professore”, che sarà poi allenatore federale e della “Canottieri Napoli”.

Nel 1955 si partecipa ai campionati italiani nuoto di Genova dove Federico De Salsi si classifica settimo nei 50 metri stile libero ragazzi. Nello stesso anno Federico supera le batterie ed è ammesso alle finali della “Coppa Scarione” [8].



Nel contempo la “Rari Nantes Puteoli” organizza la traversata del Golfo di Pozzuoli che è vinta da Silvio Mangano; Eduardo Napoletano “aborda” i titoli regionali di 400 e 800 s.l. allievi ed altro affiliato quello dei 100 rana ragazzi.

 

Nel 1956 dalla leva scolastica sono ammessi 142 atleti, ma solo 43 saranno brevettati; in media la “Rari Nantes Puteoli” annoterà una media di 70/90 tesserati per tutti gli anni della sua esistenza.

La traversata del Golfo Puteolano del ’56 è vinta da Fritz Dennerlein; tre giovani atleti partecipano alle semifinali della Coppa Scarione e, nello stesso anno, Bruno Curcio e Gennaro De Simone si segnalano alla riunione collegiale [9].


 

Nelle classifiche dei migliori tempi italiani Marco D’Ancicco è diciottesimo nei 100 dorso con il tempo di 1’ e 19’’, Eduardo Napoletano quarto nei 400 s.l. con il tempo di 5’ e 25’’, Gennaro De Simone diciannovesimo nei 50 “farfalla” ragazzi. Buoni tempi registrano pure Nino Tommasone e Gino Colamonico per  i “farfalla” nonché Bruno Curcio e Renato Di Giulio per i “ranisti”.

Col concorso dell’Ente Turismo Procida  si organizza la traversata del Canale tra l’isola e il suo vecchio casale di terraferma; la gara vede Solingo vincere davanti ad un allievo di Alfredo Camarero, l’argentino vincitore della Capri-Napoli.

 

Una menzione di merito è da fare alle ragazze della “Puteoli”; la loro squadra di pallanuoto arriva a disputare la serie “B” nell’anno 1957/1958.

Per quanto riguarda il nuoto Aurelia Cottone raggiunge la finale della “Coppa Scarione” e la sorella Silvana Cottone si classifica seconda nel gran premio “Stella del Mare”.

Due preparatissime ragazze che diventano il punto di riferimento dello squadrone femminile delle “ondine puteolane”.

 

La novità assoluta è costituita dai tuffi che dal 1957 saranno praticati a Pozzuoli per la prima volta; come allenatore è chiamato Antonio Ferrara, tecnico della Nazionale Italiana, e gli allenamenti si svolgono presso i trampolini del “Lido Augusto” di Arco Felice [10] .

 


Ogni anno, nel mese di giugno, iniziano le leve scolastiche [11 vedi diploma di Federico De Salsi] e gli ammessi possono conseguire i brevetti dopo regolari corsi di nuoto che si svolgono nella piscina della nostra “Caracciolo”; così come ricorda Giuseppe Limongelli che si allena nei 50 metri stile libero, prima di abbandonare.


 

Avvincenti sono pure le amatoriali gare di nuoto cui partecipano puteolani che con il mare hanno un rapporto millenario.

L’amico Mimmo Palumbo m’ha ricordato una coinvolgente rivalità tra due nuotatori, entrambi del Rione Terra; Lucignano Salvatore abitante in via Pesterola e Pisano Vincenzo abitante in via San Procolo.

Gli spettatori, gremiti sugli spalti e sulle barche che circondano la struttura, fanno un tifo pazzesco chi per l’uno e chi per l’altro beniamino.

Il Pisano, figlio di una bidella della Scuola Armando Diaz, pur essendo palesemente più forte e dotato del suo principale avversario, per mancanza di concentrazione non riesce ad esprimere tutto il suo valore e riceverà la medaglia d’argento per il secondo posto conquistato.

Il Lucignano vince la gara e la medaglia d’oro nel mentre sono vistosamente distaccati tutti gli altri concorrenti.

 

L'amico Aurelio Paolini ricorda che questa piscina diventa il campo di gara ed allenamento anche della "Water Pool Puteoli"; altra squadra di pallanuoto diretta da Mario Moretti; inoltre Giuseppe Lombardi ricorda che le sue gare, nei 50 metri “delfino”, insieme al fortissimo nuotatore puteolano Gennaro Migliaccio.

 

Per anni gli spettatori puteolani accorreranno numerosi in questa inusuale e speciale struttura per incoraggiare i loro amici nuotatori e inneggiare alle squadre cittadine di pallanuoto.

 

 

GIUSEPPE PELUSO – riedizione di gennaio 2025