lunedì 12 agosto 2024

Nicola Ricciardi

 


Ripercorrendo la “Buona Strada” di Nicola

In memoria del Grande Capo dello Scautismo Puteolano


Nicola Ricciardi, il Grande Capo, il Padre rifondatore dello scautismo puteolano, non è più tra noi, ha raggiunto la sua Lucia negli immensi Pascoli del Cielo.

Nicola nasce a Pozzuoli l’otto giugno del 1942 e da ragazzo, e dalla elevata abitazione a Villa De Angelis, già guarda oltre il lontano orizzonte; giovanissimo aderisce al Gruppo Scout (ASCI) di via Ripa, su al Rione Terra.


Lo incontro all’inizio del 1959 entrando per la prima volta nella sede scout del Pozzuoli 1°; lo vedo aggirarsi sorridente tra gli “alpe stock", i cordini, gli zaini con la pelliccia, le cassepanche piene di oggetti per il campeggio e gli affascinanti colori degli angoli delle squadriglie.

Io giovane novizio e lui “rover” in servizio in quel “riparto”; Nicola mi accoglie e mi fa sperimentare l’imparare “facendo”, mi trasmette principi e valori che prima non conoscevo.

Per la prima volta nella vita ho incarichi di responsabilità e partecipo a riunioni in cui si chiede anche il mio parere.

Io, seduto alla pari con gli altri attorno a quel piccolo tavolo, mi sento importante, partecipe e coinvolto; non sono più un bambino, almeno non lo sono più per Nicola e per i nuovi Fratelli.

In questa fase dello scoutismo, appartenuta a me come a Nicola, ci sono trasmessi principi e valori che prima non conoscevamo e che insieme abbiamo condiviso.

Ricordo i primi campi, i notturni turni di guardia in sua compagnia, i racconti che animava con sorrisi ed energia attorno al fuoco di Bivacco:

… Fratelli alla candida Luna, cantiamo la nostra canzone più bella…

e poi il dormire in tanti, troppo “azzeccati”, in una piccola tenda su di un letto di paglia.


Dopo l’incendio del Duomo, con dispiacere, abbandoniamo la sede sulla Rocca e ci uniamo all’allora Pozzuoli 2°, ospitato nei locali offerti dal parroco del Sacro Cuore ai  Gerolomini, dove Nicola prende in mano le redini dello scautismo puteolano orientando con metodologia sia il Riparto che il Branco.

Poi Nicola entra nel Corpo Forestale e tutti noi esploratori sogniamo d’addentrarci con lui nella grande Foresta della Vita:

… tra i faggi e gli abeti, che gioia, veniamo la nostra canzone a cantar


Seguono gli anni difficili delle crisi bradisismiche, il grande terremoto, l’ingresso nel mondo del Lavoro e le gioie delle nuove Famiglie; ognuno di quel gruppo và per la sua strada.

Nicola è completamente assorbito dal Servizio Forestale, dai soccorsi in favore delle popolazioni colpite da cataclismi, dalle estenuanti battute (all’addiaccio sugli Appennini) nella vana ricerca di sequestrati; come nel caso di Aldo Moro.

In questi stessi anni sposa l’indimenticata Lucia; sarà lei a cucire migliaia di “fazzolettoni”, ancora oggi gelosamente conservati da generazione di scout che hanno pronunciato la loro “promessa” nella mani del “capo”.

Prima della pensione Nicola raggiunge la massima qualifica nel ruolo Ispettori ed è inviato a comandare la Stazione Forestale di Ischitella.


Alla fine degli anni ottanta riporta lo scautismo a Pozzuoli e grazie a lui buona parte dei Vecchi Scout si ritrova; chi nel Gruppo dei Giovani (AGESCI) e chi nella Comunità degli Adulti (MASCI), allargando l’esperienza a coniugi e figli, come successo agli stessi Nicola e Lucia.

Ci si rimette in cammino, al servizio della Comunità e della Chiesa, e Nicola per lungo periodo sarà il Referente di tutti gli Scout flegrei nel Consiglio Pastorale Diocesano.

Riprendono pure le “route”, seppure con passo più moderato per l’età, e nei momenti di sconforto lui ci canta:

… La via troppo è scoscesa, la traccia già si perde, solo non si disperde chi segue il Lupo Anzian! …


Ricordo poi quando, nel fermarci per una meritata sosta, mi chiede:

 «Hai sempre la borraccia con metà acqua e metà vino?»

I boschi del Molise e degli Abruzzi sono spesso meta di imprese scout e non c’è villaggio, grande o piccolo, che non ricordi Nicola con affetto.

Quando il Clan di Pozzuoli è impegnato in “cammino” tra questi monti non c’è locandiere, anche su sentieri sperduti, che non offra un piatto di spaghetti agli stanchi e affamati rover di Nicola.

La strada, quella che lui ha sempre percorso con fermezza, gli ha riservato anche tappe dolorose, come la prematura perdita della dolce Lucia.

Pure in questa circostanza ha saputo reagire e rimettersi in gioco; da amabile Padre s’è trasformato in adorabile Nonno; il tutto fino a domenica 28 aprile 2024.

… allora, Madre nostra, non lo dimenticar, prendilo per mano e sappilo aiutar…

 

Nicola per tutta la Grande Famiglia Scout, oltre ad esserne stato il Fondatore, è stato il Fratello, il Papà, il Nonno, il Buon Amico; … il grillo parlante di molti di noi...

Grazie per averci dato il tuo amore e per averci insegnato cose importanti nella vita; mai dimenticheremo le risate che ci hai fatto fare.

Speriamo che possa continuare da lassù, con il tuo sorriso e con la tua energia, ad infondere a tutti noi l'entusiasmo di vivere una vita felice e generosa.

..."ancora meglio se tra un bicchiere di vino ed un sorso di grappa"...

aggiungerebbe sicuramente lui.


P.S.

A seguire il "fattariello"; ovvero la storia vera di come è rinata la "Comunità MASCI Pozzuoli 1*"





GIUSEPPE PELUSO

Pubblicato sul numero di giugno 2024  di "Segni dei Tempi"; giornale della Diocesi di Pozzuoli