LE CANNONIERE ARMSTRONG
TIPO RENDEL
Nella seconda metà dell’ottocento sono
costruite, nel cantiere Amstrong di Newcastle upon Tyne, molte piccole unità
costiere armate con un solo cannone in genere di grosso calibro.
Ritornato in Inghilterra da Pozzuoli si ritira
a "Broadlands", la sua casa a Sandown, Isle of Wight. Negli ultimi
due anni della sua vita è costretto ad usare una sedia a rotelle.
Dal nome del progettista, George Wightwick
Rendel, sono tutte denominate
“Cannoniere Tipo Rendel”.
La prima nave della serie è la “HMS Staunch”
di 180 tonnellate varata nel 1867. Nella foto n. 1 vediamo questa cannoniera
ormeggiata ma con un marinaio al timone ed in atteggiamento di manovra; inoltre
il personaggio spostato a destra, di cui emerge il capo con cappello a tuba,
dovrebbe essere proprio il progettista George W. Rendel.
Molte altre unità simili sono costruite sia
per la Gran Bretagna, che per l’Olanda, per la Cina, per la Russia, per il
Brasile, per il Cile e per la Svezia. Le più grandi in assoluto saranno le
italiane “Castore” e “Polluce” da 678 tonnellate ed armate con un enorme
cannone da 400 millimetri. Queste due unità, richieste dal Ministero della
Guerra e non dalla Regia Marina Italiana, sono del tipo Rendel ma disegnate da
Philp Watts e costruite in Inghilterra nel cantiere madre WG Armstrong Mitchell & Co. Elswick
Works. Sono poi smontate e spedite in Italia a Pozzuoli dove il 22 febbraio 1887
ne inizia nuovamente il riassemblaggio nella locale filiale Armstrong. La “Castore”, come mostra la foto n. 2, viene
nuovamente varata a settembre dell’anno 1888 e la “Polluce” scende in acqua il
mese successivo.
Entrambe sono ultimate nel corso dell’anno 1889,
completando le loro prove nello stesso golfo di Pozzuoli.
Risultano anche essere le uniche unità navali
costruite nell’imponente Cantiere di Pozzuoli poiché il Governo italiano, dopo
le rimostranze scoppiate in altre località, quali Castellammare di Stabia e
Taranto, ha annullato ogni possibilità di costruzione navale nel nascente
complesso puteolano.
Tra l’altro le due unità “Castore” e
“Polluce” portano ancora le matricole di costruzione del cantiere Elswick; rispettivamente
il n. 512 ed il N. 513.
Sono lunghe 35 metri e larghe 11; hanno due
motori a vapore ed un coppia di eliche; raggiungono una velocità di 8 nodi. Il
loro unico cannone da 400 millimetri di 32 calibri spara un proiettile di 900kg.
La “Castore” è ben presto modificata e
riarmata con un normale pezzo da 120 millimetri e presta servizio, ancora come
cannoniera, fino all’anno 1899 quando viene disarmata ed utilizzata come una
chiatta. Nel 1904 è riclassificata quale posamine e poi dal 1915 è utilizzata
come piattaforma di prova per il lancio di siluri. Infine è radiata il giorno 8
ottobre 1925 dopo ben 37 anni dal giorno del suo varo a Pozzuoli. Alla sua
robustezza deve la lunga durata della sua vita operativa.
La “Polluce”
mantiene il suo armamento pesante fino al 1899 quando anche questa unità
riceve un normale pezzo da 120 millimetri. Nella Regia Marina, alla quale sono
entrambe trasferite nel 1892, è utilizzata sempre e solo quale cannoniera fino
alla sua radiazione avvenuta nell’anno 1911.
La didascalia della foto n. 3, secondo l’autorevole
“Storia della Marina” della Fabbri Editori da cui è tratta, riporta che le due
“Castore” e “Polluce” sono riprese ormeggiate alla Spezia. Ma è evidente che
risultano ormeggiate a Pozzuoli nello specchio d’acqua adiacente la “calcara”
in zona “Torre”. Inconfondibile il profilo del pontile Armstrong e la
caratteristica gru che per decenni fu simbolo della Pozzuoli industriale.
Il progettista di queste navi, architetto ed
ingegnere navale George Wightwick Rendel, nasce a Plymouth il 6 febbraio 1833.
George è il terzo figlio, di cinque, dell’ingegnere
civile James Meadows Rendel e sua moglie Catherine Harris. Viene chiamato
George Wightwick in onore di un fraterno amico di suo padre. Studia a Harrow,
ma nel 1849 fugge da questo College. Tra i suoi fratelli troviamo i famosi Alexander Meadows Rendel, Hamilton Rendel e
Stuart Rendel primo Barone Rendel. George Rendel sposa Harriet, figlia di
Giuseppe Simpson, il vice-console britannico a Kronstadt, il 13 dicembre 1860. La
coppia genera ben cinque figli prima della morte di Harriet nel 1878.
George Rendel incontra la sua seconda moglie,
Licinia Pinelli, a Roma mentre presta servizio in un comitato di progetto del
Ministero Italiano della Marina. Si sposano nel 1880 ed hanno tre figli e una
figlia. Un figlio avuto dalla seconda moglie diventa l'illustre diplomatico Sir
George William Rendel. L’ingegnere Rendel inzia la sua carriera come
apprendista con il padre presso il Great Grimsby Royal Docks, poi in compagnia
di suo fratello maggiore Lewis Rendel presso il New Pier Admiralty a Holyhead.
Infine, essendo il padre grande amico di Sir
William Armstrong, inizia a lavorare presso il Cantiere di Elswick.
Va a vivere con Armstrong nella sua casa di
Jesmond per tre anni prima di completare la sua formazione in ingegneria presso
l'ufficio di Londra di suo padre. Il quale padre muore nel 1856 ed allora i
fratelli George e Stuart Hamilton entrano nella società di Armstrong, mentre
Alessandro rileva l'azienda di famiglia. Nel 1859 Sir William Armstrong costituisce
la Elswick Ordnance Company per fornire di armi
l'esercito britannico, ma poiché viene nominato ingegnere del “Rifled
Ordnance” (Ufficio Ordinativi) al Ministero della Guerra, per evitare un
conflitto di interessi, deve lasciare ogni incarico ricoperto nella sua società.
Allora Armstrong, memore d’essere stato
aiutato nella sua carriera da James Rendel, tratta suo figlio George come un
protetto nominandolo socio insieme a Cruddas George e Richard Lambert. ,
Nel 1864 la “Elswick Ordnance Company” viene
fusa con la compagnia originale di Armstrong per formare la “Sir WG Armstrong
and Company”. George Rendel diventa uno dei più importanti partner nella nuova
società, insieme al capitano Andrew Noble.
Nel 1867 Armstrong firma un accordo con il
dottor Charles Mitchell, un costruttore locale, il cui cantiere dovrebbe
costruire navi da guerra e la società di Armstrong dovrebbe fornire le armi.
George Rendel viene messo a capo della nuova avventura ed è allora che progetta
le prime navi da produrre, le cannoniere Rendel, conosciute anche come "gun
boat iron flat - cannoniere ferro da stiro"; nomignolo dovuto alla loro forma
originale.
Il cantiere
Elswick diviene famoso anche per la costruzione di incrociatori del tipo detto
“Protetto” di cui molti sono progettati dallo stesso Rendel. Tutte queste unità
utilizzano i motori a vapore costruiti dalla Alfred Yarrow che con minimi
volumi e consumi erogano grosse potenze. Poi Rendel studia grossi pezzi di
artiglieria pesanti 35 tonnellate ed i suoi sistemi idraulici sono
successivamente utilizzati su tutte le navi della Royal Navy, nonché dalle navi
di diverse marine straniere. Rendel si dimette dalla società nel 1882 quando
Armstrong decide di elevare Andrew Noble ad Amministratore Unico. In realtà,
Rendel detesta Noble, così come lo detestano i suoi fratelli che pure hanno lavorato
per Armstrong.
Nello stesso anno George è invitato a
diventare un consulente civile dell'Ammiragliato come “Civil Lord of the
Admirality”, ma nel 1885 si ritira da questo incarico a causa di seri problemi di salute.
Nel 1888 viene convinto a rientrare in
Armstrong al fine di gestire una nuova fabbrica di armamenti costruita, quale
controllata, a Pozzuoli in Italia; in quello stesso anno diventa Direttore di
queste Officine.
George Rendel conosce bene sia l’ambiente
industriale che quello ministeriale italiano, ambienti che ha di già
frequentato fin dal 1876. Inoltre ben conosce le nostre abitudini e mentalità,
nonchè la nostra lingua, avendo sposato una italiana in seconde nozze.
La sua iniziale dimora, in attesa di una
sistemazione definitiva, è a Pozzuoli presso il “Villino alla Starza”; odierna
“Villa Maria” in Via Miliscola, attuale via Nicola Fasano.
Questo villino, foto n. 4, all’epoca è composto
dal piano terra e dal solo primo piano. Il piano terra costituisce il fondo
rustico abitato dai discendenti della Famiglia Daniele che da coloni conducono questo
Territorio fin dal 1750. L’intero primo piano costituisce la casina di
villeggiatura dell’antichissima e aristocratica Famiglia napoletana dell’avvocato
Luigi Ferraro. Luigi è figlio di Francesco (di Paola) Ferraro, avvocato del Re
Francesco II, che acquistò il fondo enfiteutico nel 1844, riscattandolo poi nel
1865, dai beni ecclesiastici della “Mensa Vescovile” di Pozzuoli.
L’avvocato Luigi concede il suo villino, che ha
il vantaggio della vicinanza al Cantiere Armstrong, solo in momentanea locazione
e questa proposta sembra sia sollecitata da amici napoletani che venderanno a
Rendel una loro dimora posta nella zona di Posillipo.
Trattasi, come da foto n.5, di Villa Rocca
Matilde sorta sulle fondazioni del vecchio palazzo seicentesco di Oratio d’Acunto,
nelle forme neogotiche volute dalla gentildonna inglese Luisa Dillon che, come
marchesa di Salsa, ne divenne proprietaria dal 1842. La definitiva fisionomia
vittoriana che essa conserva ai giorni nostri si perfeziona con i successivi
lavori intervenuti dopo l’acquisto della villa proprio da parte di George
Wightwick Rendel.
Si dice che, per raggiungere i Cantieri di
Pozzuoli via mare, Rendel affida all’ingegnere napoletano Alfonso Guerra, che
cura i lavori di restauro e ampliamento della villa, la costruzione del piccolo
porticciolo. Nel novecdento, dopo il ritorno di Rendel in Inghilterra, la villa
passa all’armatore Guglielmo Peirce, di famiglia irlandese poi trapiantata a
Napoli, che la abbellisce ulteriormente negli arredi e nelle decorazioni. Come
Villa Peirce, essa è ancor oggi nella memoria dei napoletani più anziani che la
identificano con questo nome o con quello del successivo proprietario, Achille
Lauro, anch’egli armatore, che l’acquista nel secondo dopoguerra, alcuni anni
prima di diventare sindaco di Napoli. Oggi la Villa è conosciuta per essere stata
una “location” della nota serie televisiva “Un Posto al Sole”.
La Casina alla Starza della Famiglia Ferraro,
che proprio in quel periodo è interessata dall’esproprio e dai susseguenti
lavori per la costruenda Ferrovia Cumana, è abitata dai Rendel nel solo inverno
1888/1889.
Una figlia del colono Raffaele Daniele,
sorella di quell’Angelo Daniele che sarà
l’ultimo colono di questa Famiglia, presta servizio presso casa Rendel alla
Starza ed in seguito seguirà questa famiglia nella definitiva dimora a
Posillipo.
George Wightwick Rendel regge l’incarico di
Direttore dello Stabilimento di Pozzuoli fino al 1900.
In detto anno muore il vecchio Armstrong e
Andrew Noble gli succede come presidente della Azienda, ora conosciuta come
“Sir WG Armstrong Whitworth & Co Ltd”. Dopo la morte di Armstrong, la
vecchia acrimonia tra il Rendel e Andrew Noble viene nuovamente alla ribalta e
George ed i suoi fratelli iniziano a criticare la gestione della Società da
parte di Noble. La disputa, anche economica tra le due parti, viene risolta dalle
loro Famiglie solo parecchi anni dopo la loro morte.
George Rendel, di cui nella foto n. 6 vediamo
il ritratto in gesso fatto nel 1853 da James Sherwood Westmacott, è nominato nel
1863 membro della “Institution of Civil Engineers” e l’anno successivo il suo
scritto "Affusti e congegni meccanici per la lavorazione di ordigni
pesanti” è fregiato della prestigiosa medaglia “Watt”.
Nel 1871 è insignito dell'Ordine spagnolo di
Carlo III e nel 1876 dell’Ordine della Croce d’Italia. Nel 1879 viene eletto
membro della “Institution of Naval Architects” e nel 1882 diventa vice
presidente di questo Istituto.
Muore a casa il 9 ottobre 1902 all’età di 69
anni e, pur non essendo un cattolico romano, su sua richiesta è sepolto al St.
Mary's Roman Catholic Cemetery a Kensal Green a Londra.
Giuseppe Peluso - Pozzuoli Magazine del 30 aprile 2011
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